Andare in Marocco vuol dire scoprire il profumo delle sue spezie e un’atmosfera piena di fascino e di mistero.
Qui lo zafferano è di casa, così come tutte le altre spezie, e ciò permette a viaggiatori curiosi di scoprire la cucina marocchina accanto agli usi e costumi di un popolo che si può conoscere un po’ più da vicino con un itinerario speciale a bordo di fuoristrada che esplorano un territorio pieno di bellezze naturali.
Il viaggio
Si parte dall’Italia con voli di linea Royal Air Maroc per arrivare a Ouarzazade e sistemarsi in Hotel.
Il giorno dopo si parte alla volta di Tizgui alla scoperta dei berberi dell’Atlante. Attraverso una valle ricca di splendide oasi si raggiunge il Villaggio di Tizgui dove si può ammirare Agadir. La mattina seguente sarà dedicata ad una passeggiata nei dintorni di Tizgui lungo l’area collinare con i suoi sistemi di irrigazione per poi costeggiare, nel pomeriggio, la Catena dell’Anti Atlante in direzione del villaggio di Tagmout.In mattinata si parte per Tarouddant dove si possono visitare 2 mercati: quello berbero e quello arabo dove si può trovare ogni tipo di merce.
Inoltre la cittadina è ancora cinta da mura che le donano un fascino tutto sahariano.
Nel pomeriggio avviene lo spostamento nel Villaggio di Agni’n Fed, dove ci aspetta la cena e si pernotta nel villaggio.
Agni’n Fed è un piccolo villaggio posto al centro della zona dove cresce l’argania, antichissima pianta presente solo in questa zona del mondo, che ha la caratteristica di essere difficilmente ripiantabile dall’uomo. L’olio che si estrae dalle mandorle di questa pianta è utilizzato in cosmetica per le sue proprietà benefiche per la pelle, ma sembra che abbia anche proprietà antiossidanti superiori a tutti gli altri oli alimentari: insomma un elisir di giovinezza! Qui si potrà osservare da vicino il processo artigianale per ricavare l’olio. Nel pomeriggio partenza verso il Villaggio di Ifri, al centro della zona della produzione di zafferano. Qui si cena e ci si sistema per la notte.
Ad Ifri, in novembre, potremo ammirare i grandi fiori viola dello zafferano, ma in tutte le stagioni assaggeremo lo squisito tè allo zafferano, scopriremo come riconoscere lo zafferano dalle imitazioni e, naturalmente, potremo acquistarne quanto vorremo. Ifri possiede, inoltre, uno splendido agadir scavato nella montagna, probabilmente il meglio conservato di questo tipo del Marocco. Nel primo pomeriggio ci si trafersisce ad Asragh percorrendo con le fuoristrada una pista dove si alternano sabbia sahariana, canyon rocciosi ed oasi verdeggianti fino a raggiungere l’Oasi e le Falesie di Assragh. Qui, se funziona, si potrà provare l’hammam locale,il bagno turco tipico di questi luoghi.
Partenza da Asragh dopo pranzo. Un panorama mozzafiato ci accompagnerà fino a Tazenakht, rinomata per la produzione dei bellissimi tappeti berberi.
Da Asragh nel pomeriggio si fa tappa a Ouarzazade e visita a Ait-Benhaddou, la Kasbah, (villaggio fortificato), più celebre del Marocco, usata come set cinematografico in numerosi film (tra cui “Laurence d’Arabia” con Omar Sharif), che al tramonto esprime la sua massima bellezza. Pernottamento e cena in hotel a Ouarzazade.Da Ouarzazade è molto interessante visitare l’Oasi di Skura, nella Valle del Dades, detta “Valle delle mille Kasbah”, tra palme e formazioni geologiche che sembrano sculture.
Il giorno dopo da Ouarzazade si parte in aereo per l’Italia.
La cucina
Il piatto nazionale è il 'couscous', semola finemente macinata e cotta che di solito accompagna uno stufato di agnello e verdure. Viene servito con una salsa molto piccante chiamata 'harissa'. Un altro piatto molto diffuso è la 'tajine', un ottimo stufato di carne e verdure aromatizzato con erbe e spezie; prende il nome dal contenitore in cui cuoce, un basso piatto di terracotta con un alto coperchio di forma conica. Ne esistono innumerevoli varianti: alcune sono molto semplici, mentre in altre si aggiungono olive o uova, prugne e mandorle o altra frutta secca.
Una specialità berbera è lo 'm'choui', un agnello intero arrostito all'aperto e condito con zafferano e peperoncino; di solito con il cuore e il fegato si preparano degli spiedini. Spesso viene cucinato in occasione delle feste. Il miglior piatto marocchino è forse la pastilla ('bastaila' in arabo): si tratta di un miscuglio composto da carne di piccione, uova aromatizzate al limone, mandorle, cannella, zafferano e zucchero, il tutto racchiuso in diversi strati di una sfoglia detta ouarka.
Due dolci famosi sono le 'kaab el ghzal' (corna di gazzella), paste a forma di mezzaluna farcite con una delicata pasta di mandorle e coperte di glassa di zucchero, e le m'hancha (spire di serpente), paste piatte e rotonde cotte in forno, farcite con mandorle e coperte di glassa e cannella. La bevanda nazionale del Marocco è il tè alla menta ('atay' in arabo), preparato con tè verde cinese, rametti di menta fresca ('nanaa') e molto zucchero.